giovedì 2 febbraio 2012

La finta austerity e le spese pazze della regione Sardegna

L'austerity per la pubblica amministrazione va di moda. Perciò dubitatene. Sempre!
Il governatore della regione Sardegna Ugo Cappellacci nei mesi scorsi si è ridotto l'indennità di Presidente a un euro. Un'iniziativa lodevole e di grande impatto mediatico, anche se naturalmente Cappellacci continua a percepire per intero quella di consigliere regionale: quasi 8000 euro più rimborsi vari a seconda dei ruoli ricoperti.
Ufficialmente così la regione Sardegna è diventata una regione virtuosa, specie per aver ridotto il numero di consiglieri da 80 a 60, con un risparmio netto di un milione e trecentomila euro (dalla prossima legislatura, ovviamente...).
Ma se poi si va a spulciare nei bilanci ci si rende conto che le spese folli e inspiegabili sono altre e che pesano molto di più:
Spese come quelle legate alla pubblicità istituzionale per la quale la Sardegna ha speso piu di 40 milioni di euro in soli due anni! E ce n'è per tutti i gusti: dalla sponsorizzazione di "Mascalzone Latino" per la Luis Vitton Trophy costata un milione e mezzo al milione tondo per il Cagliari Calcio. Ma anche 25.000 euro di matite e 75mila euro di taccuini griffati Regione Sardegna...
Cambiando campo le cose non migliorano: per la riqualificazione e la gestione dei sistemi informatici usati dall'amministrazione regionale (SIBAR, SISAR, SIRA e SIL rispettivamente nel campo dell'amministrazione, della Sanità, dell'ambiente e del lavoro) saranno spesi più di 85 milioni di euro in tre anni...
Alla faccia dell'austerity! Speriamo che fra tanti informatici a libro paga qualcuno saprà scrivergli un programmino per farsi due conti.