lunedì 5 marzo 2012

La Lega delira: "Lucio Dalla cantore italiota del Sud per colpa della mamma non Padana.."

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Lucio Dalla, la sua scomparsa, la sua musica, il suo ricordo. Ancora polemiche: se il cordoglio sembrava unanime, se a parere di tutti le sue canzoni potevano entrare nella storia della musica pop italiana, la Lega Nord però ha voluto distinguersi, per bocca della sua emittente ufficiale, Radio Padania Libera, con parole choccanti. 
All'interno della trasmissione «Arte Nord», Andrea Rognoni ha voluto dire la sua: Lucio Dalla è simbolo di «un'Italia che non vorremmo». Dalla, Bolognese spurio con padre padano e madre di origini pugliesi, era un cantore «italiota» delle «esigenze e delle richieste» che vengono dal Sud. Il suo era un «eclettismo un po' fazioso e calcolato del cantautore, mirato ad accontentare tutti i gusti del pubblico. Ma specialmente quello del centro-sud». 
Un Dalla corrotto, quindi, dal fatto di avere nelle sue vene un sangue non puramente padano e una visione del mondo «postsessantottina, cattocomunista ed ecumenista» che spesso emergeva nelle sue canzoni. Le più belle e ascoltabili, comunque, rimangono quelle «scritte in Padania», conclude Rognoni: «Altrimenti resta il Dalla italiota, sagace autore dell'Italia tricolorita».
La Lega insomma non si smentisce: la critica "nordista" e razzista a Lucio Dalla non l'avevamo ancora sentita...
Qui l'audio della trasmissione di Radio Padania: 
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=4eLSw8nmiUE


*fonte il mattino





10 commenti:

claudia ha detto...

Vi rendete conto che giudicate un vero artista e un poeta in modo del tutto cretino e incompetente. Oltretutto siete anche ignoranti perche' la madre era bolognese verace andava in Puglia a lavorare perche' era una stilista di gran classe,e forse il padre era pugliese. Mi vergogno di sentire queste parole stupide e senza senso riportando sempre tutto a "nord e sud" trovando belle le canzone sul nord e ripudiando le altre.Ma che di deficienza e' questa , l'arte non ha confini ne' stato,inoltre non vi siete mai accorti che a Milano , per vostra vergogna ,sono piu' i meridionali che i milanesi. Mi vergogno di pensare che lei e tutti quelli come lei siete italiani perche' offendete l'intelligenza degli italiani

Roberto ha detto...

Non ci sono commenti alle idiozie dette da radio padania.
Ciao GRANDE LUCIO

lina ha detto...

Non vi vergognate di parlare così di un grande come Dalla! La vostra è tutta invidia perchè di voi non si ricorderà mai nessuno.Se avesse fatto testamento a voi sarebbe stato il migliore.Vergognatevi, voi cosa sapete dare all'Italia a parte questa cattiveria gratuita, soprattutto nei confronti di chi non c'è più e non può neanche difendersi?
SPIEGATEMI, perché io sono ignorante, cosa ha mai fatto la LEGA x l'Italia? A parte criticare tutti e cercare di dividerla in ogni modo!!!!!!!!!!!

kooma ha detto...

MAVAFFANCULO!!!!!!!!!!!!!

vichig ha detto...

la moglie di Bossi non è Padana quindi, i figli di Bossi cosa ono?....laga vergonati, te lo dice uno che ha gli avi tutti padani ma che si vergogna di certi padani vestiti di verde

ianez ha detto...

Siete la vergogna di quel che e' uno splendido paese....
mi spiace che il Senatur sia solo più rincoglionito e non morto... spero madre natura faccia il suo corso e alla svelta!!!!

dony ha detto...

che merde....la moglie di bossi è del sud.... e parlano pure.... siamo noi che non vogliamo loro tra gli italiani!

White ha detto...

Parafrasando un comico di Mai dire Gol: la Lega non esiste, è solo il parto della vostra mente malata!
Ah, come mi piacerebbe poter dire così...

BisoMan ha detto...

Questa sparata idiota....Non è nemmeno degna di commento....

Enti Ferrucci ha detto...

Qualcuno mi ha chiesto se avessi sentito le dichiarazioni rese da un certo Andrea Rognoni.
Questo sconosciuto presidente di un’associazione padana ghettista si è pronunciato su un indiscusso e meraviglioso talento umano e artistico.
Tu, omino di “bassa lega”, dovresti iniziare da un’attenta analisi del cognome che ti appartiene.
Rognoni, tu fai rima con certi attributi che verosimilmen...te ti descrivono.
Il cognome che porti dovrebbe rammentarti come tu sia scarto e frattaglia di una sub-cultura orfana dell’intelletto.
Nomen omen! Tanto per usare una locuzione dei vostri odiati ladroni romani. Ma io ti darei in pasto alla Lupa Capitolina se questa avesse il coraggio di masticare rognoni.
Rognoni, hai forse letto i giornali di recente? Ieri un noto quotidiano titolava “LEGA LADRONA”.
Predoni nella vostra stessa casa: la Regione Lombardia. Sono certa avrete l’ardire di sostenere che anche queste indagini sono opera di una magistratura politicizzata e corrotta.
La verità, Rognoni, è che la corruzione non conosce schieramento politico, razza, sesso, orientamento religioso. La corruzione è costituzionalmente orientata alla democrazia. La corruzione è insita in un certo tipo di persone che, nello Zibaldone, un illustre poeta italiano sostiene non correggibili.
Rognoni, è l’Italia delle menti come Giacomo Leopardi che non ti vuole e ti disconosce. Per me l’uomo corruttibile lo riconosci dalla desolazione dell’anima. E la tua anima, Rognoni, sembra davvero buia. Corrotto sei tu e la tua lega nord.
Tu, Rognoni, sei uno sciacallo profanatore di memorie. Chi sei Rognoni? Chi ti piangerà? Chi ti ricorderà con commossa e assoluta devozione? Quali piazze muoverai o sogni di muovere? Chi si struggerà di dolore per la tua perdita? Fossi in te adotterei una muta di cani..
Rognoni, apprendo solo adesso della tua trasferta a Lourdes e dell’accorato appello della delegazione leghista alla Madonna per il riconoscimento della padania.
Ma Rognoni!? Se la Madonna avesse voluto compiere un miracolo certamente avrebbe saputo cosa fare. E oggi nessuno dovrebbe commentare le miserrime esternazioni di un tale chiamato Rognoni.
Rognoni, le tue dichiarazioni, sebbene frutto bacato di una mente primitiva, sclerotizzata e flaccida, offendono il sentimento di una moltitudine che per tua sola incapacità fatichi a contenere.
Il tuo pensiero è un’onta per quanti intimamente e manifestamente amano e ricordano Lucio Dalla, il cui nome trapasserà un numero tale di generazioni che nemmeno sei capace di contare.
Rognoni, porgi le tue scuse a quelli che per un attimo hanno posato lo sguardo sulla tua dimessa esistenza.