sabato 17 marzo 2012

Voli "segreti" e soldi pubblici

La CAI non è solo il nome della vecchia Alitalia. Così ci chiama anche la compagnia aerea dei Servizi Segreti italiani. Creata nel 1969, con una flotta di pochi velivoli e personale specializzato, aveva funzionato come discreto strumento a disposizione dell'intelligence. Poi, a partire dai tardi anni '90, è diventata qualcosa d'altro: una Spa, oggi con capitale sociale di 40 milioni, formalmente registrata come compagnia di voli charter. E i suoi aerei hanno cominciato ad ospitare i cosiddetti voli istituzionali, fino a trasformarsi, nell'evo berlusconiano, in un parco taxi volante per i politici. A capo di questa struttura c'è Raffaele Di Loreto, ex colonnello dell'Aeronautica militare, dirigente della Presidenza del Consiglio e amministratore della compagnia, che, con il suo triplo incarico, cumula ogni anno uno stipendio di circa 500.000 euro. Insediato da Craxi nel lontano 1985, dal suo ufficio di Palazzo Chigi, e ora riconfermato da Monti, Di Loreto domina tranquillamente sui cieli istituzionali, decidendo vita, morte e miracoli della pattuglia aerea dei Servizi. E facendo scelte a dir poco discutibili. Acquisti di jet super lusso non indispensabili, autorizzazioni concesse per voli privatissimi, svendite di Falcon ancora nuovi, consulenze non meglio specificate, spese per soggiorni in albergo e auto personali. Tutta una gestione allegra e disinvolta che con la corte berlusconiana ha raggiunto il suo apice. Una gestione, inutile quasi ribadirlo, tutta a carico dei contribuenti. E con bilanci opachi, sottratti a un reale controllo di trasparenza, com'è nel perfetto stile delle "barbefinte". Pobabilmente, ora che soffia il vento dell'austerità, ci sarà un freno a questi voli spreconi. Ma intanto, il signore dei cieli resta al suo posto, e se ne sta al riparo da controlli e verifiche. Non bisogna ficcare il naso. Come recita l'acronimo di uno dei più famosi jet dei Servizi, I-FICV: Fatevi I Cavoli Vostri.        

1 commento:

francesca ha detto...

niente di nuovo, mentre il governo deruba i pensionati i polici continuano a sprecare. Trasparenza in Italia! non ci sara` mai, il lupo cambia il pelo non il vizio