"Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici, destinati ai partiti -
già drasticamente tagliati dalle manovre finanziarie del 2010/2011-
sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tutti allo stesso modo
(compresi coloro che in questi anni hanno rispettato scrupolosamente le
regole) e metterebbe la politica completamente nelle mani di lobbies,
centri di potere e di interesse particolare". La proposta di legge di
Pdl, Pd e Terzo Polo ha come primi firmatari Angelino Alfano, Pier Luigi
Bersani e Pier Ferdinando Casini.
Non c'è limite all'ipocrisia della Casta. Non c'è un minimo di decenza. Nonostante lo scandalo giudiziario che ha travolto la Lega e infangato la Margherita (un partito che non esiste più e continua a prender soldi pubblici), nonostante gli Italiani abbiano votato un referendum che aboliva il finanziamento pubblico, aggirato dai partiti stessi con la norma sui rimborsi elettorali, nonostante gli infiniti privilegi di cui godono parlamentari e partiti, con stipendi a cinque zeri e benefit di ogni tipo, il trio bipartisan che sostiene il governo Monti ha il coraggio di rivendicare il diritto al finanziamento pubblico. Come se in questi vent'annni la Casta non avesse succhiato il sangue delle finanze statali, come se la politica non avesse distrutto un giorno dopo l'altro la democrazia italiana.
Lobby e centri potere? E cos'è stato Berlusconi, per esempio, se un un immenso intreccio di interessi particolari e monopolio politico-economico? E "The Bossi family"? E la cricca di Bertolaso e company, che speculavano sul terremoto de L'Aquila? E i milioni di euro fregati da Lusi? E... tutti i mille scandali che, da Tangentopoli in poi, hanno contraddistinto i partiti.
Perciò, cari Alfano Bersani e Casini, altro che finanziamento pubblico! Dovreste solo fare i bagagli e andarvene.
Non c'è limite all'ipocrisia della Casta. Non c'è un minimo di decenza. Nonostante lo scandalo giudiziario che ha travolto la Lega e infangato la Margherita (un partito che non esiste più e continua a prender soldi pubblici), nonostante gli Italiani abbiano votato un referendum che aboliva il finanziamento pubblico, aggirato dai partiti stessi con la norma sui rimborsi elettorali, nonostante gli infiniti privilegi di cui godono parlamentari e partiti, con stipendi a cinque zeri e benefit di ogni tipo, il trio bipartisan che sostiene il governo Monti ha il coraggio di rivendicare il diritto al finanziamento pubblico. Come se in questi vent'annni la Casta non avesse succhiato il sangue delle finanze statali, come se la politica non avesse distrutto un giorno dopo l'altro la democrazia italiana.
Lobby e centri potere? E cos'è stato Berlusconi, per esempio, se un un immenso intreccio di interessi particolari e monopolio politico-economico? E "The Bossi family"? E la cricca di Bertolaso e company, che speculavano sul terremoto de L'Aquila? E i milioni di euro fregati da Lusi? E... tutti i mille scandali che, da Tangentopoli in poi, hanno contraddistinto i partiti.
Perciò, cari Alfano Bersani e Casini, altro che finanziamento pubblico! Dovreste solo fare i bagagli e andarvene.
2 commenti:
Tapperei, con un bel cazzone nero, le bocche di tutti e tre questi merdosi...
Bisogna ripristinare la pena di morte...
Ricordiamoci di queste cosuccie alle prossime elezioni.
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