sabato 21 luglio 2012

il referendum anticasta è una bufala! Serve a rubare firme per liste elettorali



Negli ultimi giorni sta diventando una valanga: molte persone ci chiedono come firmare i “referendum contro la casta”, o addirittura perché il Movimento 5 Stelle non stia raccogliendo le firme. Per questo vorrei chiarire che questi referendum, allo stato attuale delle cose, sono una bufala!


I referendum che circolano, mirati ad abolire gli stipendi d’oro e le prebende dei parlamentari, sono due: uno, del Comitato del Sole, prevede l’abolizione di quasi ogni prerogativa, mentre l’altro, dell’Unione Popolare, in realtà prevede la sola abolizione della diaria ai parlamentari, che è di circa 3000 euro al mese (moltissimo per noi ma poco per loro, rispetto al totale). Questo secondo referendum lascia particolarmente perplessi quando si scopre che i promotori vengono dall’UDC e che il risparmio ottenuto sarebbe di 39 milioni di euro l’anno, a fronte di un costo di 300-400 milioni per svolgere il referendum.


Il motivo per cui questi referendum sono una bufala è presto detto: il referendum abrogativo è regolato da alcuni articoli della legge 352 del 1970. Basta leggerli per scoprire che:


1) non è possibile svolgere un referendum in contemporanea con le elezioni politiche, e se vengono convocate le elezioni politiche le procedure referendarie vengono sospese e rinviate di un anno (art. 34);


2) è vietato depositare le firme di un referendum nell’anno (solare) precedente a quello delle elezioni politiche (art. 31);


3) le firme si potranno eventualmente depositare dal 1 gennaio (art. 32);


4) le firme devono essere depositate entro tre mesi dall’inizio della raccolta (art. 28).


Tutto questo fa sì che le firme raccolte in questo periodo siano nulle e inutilizzabili; il primo giorno possibile per depositare le firme per un referendum è il 1 gennaio 2013, ma in questo caso, per via del punto 4, sarebbero valide soltanto le firme raccolte dopo il 1 ottobre 2012. In tal caso, comunque, il referendum potrebbe svolgersi soltanto nel 2014 o addirittura nel 2015, se le elezioni politiche fossero successive al 1 maggio 2013 (vedi qui). Si fa molto prima a votare alle politiche dell’anno prossimo per i partiti che si impegnano a tagliare gli stipendi!


Ma allora, perché qualcuno si dà la briga di mettere in piedi una campagna del genere, e una volta avvertito del problema (come avvenuto per entrambi i comitati da diversi giorni) continua bellamente la raccolta? Ognuno lo può ipotizzare da solo.


Può benissimo essere semplice ignoranza, leggerezza o cattiva interpretazione della legge (è già successo anche ad altri); ho conosciuto alcuni ragazzi del Comitato del Sole e mi sono sembrati un po’ ingenui e inesperti ma sicuramente ben intenzionati. Quando invece la proposta viene da persone con un lungo curriculum di attivismo nei partiti, credo sia più legittimo pensare male. E allora faccio notare che anche per i referendum sono previsti i rimborsi elettorali, e che in caso di successo il comitato referendario incasserebbe milioni di euro a cui nessuno dei due ha dichiarato di voler rinunciare; senza parlare della quantità di apparizioni televisive e della pubblicità ottenuta dai promotori.


Ma qui a Torino abbiamo anche un’altra esperienza: ricorderete quel Renzo Rabellino che riesce a far eleggere consiglieri qua e là con coalizioni di liste improbabili, come Grilli Parlanti, Lega Padana e Forza Toro. E’ ormai appurato che molte persone che avevano firmato per presentare petizioni contro il canone Rai o contro le strisce blu - persino personaggi famosi come Luciana Littizzetto - avevano ritrovato la propria firma magicamente apposta sotto le liste elettorali di Rabellino (d’altra parte è difficile immaginare migliaia e migliaia di persone che volontariamente corrono ai banchetti per presentare alle elezioni la lista della Grilli Parlanti. Non a caso la ). Del resto, a puro titolo ipotetico, non ci vorrebbe molto a ricopiare dati e firme tra due fogli o a stampare un nuovo testo sul retro bianco di un foglio pieno di firme.

E’ per questo che mi permetto di sospettare che tutte queste centinaia di migliaia di italiani che ora corrono a firmare fogli dal primo che passa per “far finire questo schifo dei politici” potrebbero a loro insaputa, l’anno prossimo, presentare alle elezioni politiche le liste di qualche nuovo partito pieno di riciclati!".


Vittorio Bertola 
consigliere MoVimento 5 Stelle, Torino 



Tre link utili per approfondire: 


L'UNIONE POPOLARE, COSTOLA DELL'UDC:
http://www.unionepopolare.eu/component/content/article/38-curricula-cv/93-maria-di-prato.html


IL TESTO DELLA LEGGE SULL'INDIZIONE DEI REFERENDUM:
http://www.giurcost.org/fonti/referendum.htm


UN'ARTICOLO DI REPUBBLICA SUL FURTO DI FIRME DALLE PETIZIONI ALLE LISTE ELETTORALI:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/09/cota-ecco-inganno-di-rabellino-firme.html



3 commenti:

dragocinese ha detto...

Chi si permette di dubitare di chi, forse ingenuamente o , perchè, non essendo un tuttolo go non può conoscere i meccanismi (norme comunque sibilline!!) dei referendum lo fa per dare aria ai denti. I contenuti dei referendum sono condivisibili (anche solo per l'abolizione della diaria, perche no..) e chi si schiera contro il razionale insito negli stessi si dichiara implicitamente a favore dei privilegi che si vogliono rimuovere oppure, facendo voto di cieca fiducia sul parlamento che verrà votato, allo stesso tempo critica chi ha fiducia nei promotori dei referendum attuali....è coerenza???

Enkidu ha detto...

è una raccolta firme per avviare una richieste referendaria,non un referendum!

contro ha detto...

Non dimenticate che per effetto della Legge 157/99 modificata dalla Legge 156/2002 , se viene raggiunto il quorum,si ha diritto ad un rimborso elettorale pari circa 0.52 centesimi per ogni firma, con un massimo di 2,5 milioni di Euro.
"rimborso elettorale".Devo aggiungere altro???Che il referendum sia o non sia cassato,che si faccia o non si faccia,a questi vecchi ex udc col vestito nuovo, importa poco...